Caprino Bergamasco - Guida Turistica

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.: CAPRINO BERGAMASCO
 Caprino Bergamasco è un comune di 2.823 abitanti della provincia di Bergamo.
  E’ citato come comune autonomonegli statuti di Bergamo del XIV e XV secolo dove si prescrive l’unione fiscale a Celana e Cisano. Nelle descrizioni confinarie di fine ‘300 viene citato nelle coerenze dei comuni di Monte Marenzo, La Bretta (Torre dè Busi) Brivio (oggi Cisano), Palazzago, Pontida e Gronfaleggio(Pontitda) che trovansi tuttora in confine diretto col comune in parola. Coerenze e riferimenti topografici contenuti negli strumenti definiscono un territorio che, come oggi, dal torrente Sonna si spingeva fino al confine della Valle Imagna, occupando il bacino imbrifero del torrente Sommaschio e della Valle sambuco (Codice Patetta, 1996). Nel 1596 risulta suddiviso nei cinque comuni autonomi di Caprino, Celanella (con Formorone), Perlupario, S.Antonio ed Opreno.
 Con una circoscrizione corrispondente al censuario di metà Ottocento è registrato in tutte le fonti fino al 1797 quando assorbe i comuni di Celanella e Formorone formando un’unità amministrativa provvisoria territorialmente coincidente alla parrocchia di S.Biagio. Nel 1805 ridimensiona la sua circoscrizione per l’erezione in comune distinto di “Celanella con Formorone” che viene riassorbito con la concentrazione dei comuni del 1809. Nel 1816 i due comuni di “Celanella con Formorone” e Caprino vengono ricostituiti secondo le circoscrizioni precedenti al decreto napoleonico di concentrazione(coincidenti con quelle dei censuari), ma già nel 1818 vengono definitivamente riuniti. Da questa data non subisce altre variazioni fino al 1927 quando aggrega S.Antonio d’Adda e raggiunge l’estensione attuale. Dal 1861 è registrato nelle fonti ufficiali con la denominazione di Caprino Bergamasco.
 Celana. E’ citato come comune autonomo negli Statuti cittadini del XIV e XV secolo dove, per fini fiscali, si prescrive l’unione con Caprino e Cisano. In seguito è assorbito da Caprino.
 Celanella. E’ citato come comune autonomo nella relazione di G. Da Lezze nel 1596 dove si elencano come sue contrade Bleggio e Formorone, registrato, quest’ultimo, anche tra le contrade di Caprino. Si separa da Formorone nel corso del XVIII secolo. Il comune, così ridimensionato, è registrato fino al 1797, quando viene assorbito da Caprino. Nel 1805, in unione a Formorone, riacquista la sua autonomia. Nel 1809 viene aggregato a Caprino; nel 1816 viene ricostruito e nel 1818 è aggregato definitivamente a Caprino.
 Formorone. Si separa da Celanella nel corso del XVIII secolo (già nel 1729, secondo quanto risulta da estimo conservato presso l’archivio comunale di Caprino Bergamasco – Istituzioni del territorio, 1997). Compare come comune autonomo in tutte le fonti successive fino al 1797, quando viene aggregato con Celanella a Caprino.
 Opreno. Compare per la prima volta nella relazione del Da Lezze del 1596. In seguito, ad eccezione del Prospetto delle distanze del 1740, è registrato in tutte le fonti consultate fino al 1797, quando viene utito a S.Antonio, in quanto ricadente nella medesima circoscrizione parrocchiale.
 Perlupario. Con la qualifica di comune è registrato per la prima volta nella relazione del La lezze del 1596. In seguito viene elencato distintamente in tutte le fonti consultate fino al 1797 (Prospetto di divisione del territorio bergamasco) quando, appartenendo alla parrocchia di S.Antonio, viene assorbito dal comune di S.Antonio.
 Sant’Antonio d’Adda. E’ citato con la qualifica di comune a partire dalla fine del XVI secolo (Da Lezze, 1596). Con una estensione circoscritta alla porzione meridionale dell’omonimo censuario ottocentesco, è registrato in tutte le fonti consultate fino al 1797, quando aggrega le comunità di Perlupario ed Opreno e raggiunge l’estensione del comune censuario. Dal 1812 al 1816 è aggregato a Caprino. Dal 1816 non si registrano altre variazione fino al 1927 quando viene aggregato definitivamnte a Caprino Bergamasco. La denominazione di Sant’Antonio d’Adda è stata introdotta con R.D. n. 1426 del 28 giugno 1863.